Eros Miari lavora nell’ambito della promozione della lettura sin dalla metà degli anni ’80. Con il suo Campionato di lettura ha coinvolto nel corso degli anni numerose classi, scuole e biblioteche in tutta Italia. Per il Salone Internazionale del Libro di Torino ha ideato Libri in gioco, il torneo di lettura on-line con cui ha coinvolto migliaia di ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. È l’ideatore del progetto Fuorilegge, la lettura bandita. Insieme a Vera Sighinolfi ha posato il primo libro nella fondazione di Equilibri.
Dice di sé:
Sono Fuorilegge da sempre, forse anche da prima. Vivo a Modena, dove sono nato e dove ho cominciato a lavorare con i bambini e i ragazzi, nelle biblioteche e nelle scuole. Poi ho fatto molta strada, soprattutto molta autostrada, per arrivare nelle biblioteche e nelle scuole di tante parti d’Italia, a leggere e presentare libri, a parlare di lettura e a proporre giochi di lettura. Già, giocare con i libri è un po’ la mia specialità: campionati di lettura, gare per classi e, qualche anno fa, Libri in gioco, il torneo di lettura on-line ideato e organizzato per la Fiera Internazionale del Libro di Torino, che mi ha permesso di giocare a leggere con bambini, ragazzi, classi e insegnanti di tutta Italia. Insieme ad alcune colleghe e colleghi ho dato vita a Equilibri. Poi è nato Fuorilegge: rivista prima e quindi sito internet, sempre per leggere e fare leggere. Da molti anni collaboro con eventi e festival di letteratura per ragazzi in cui mi piace molto far incontrare i giovani lettori con grandi scrittori e illustratori, italiani e internazionali. La più importante di queste manifestazioni è senz’altro il Salone Internazionale del Libro di Torino, per cui curo dal 2001 il programma per bambini e ragazzi.
Insomma, se mi incontrate per strada con un libro in mano non vi dovete per niente stupire: leggere mi piace per davvero, e cerco di trasmettere questa passione. Un segreto però ve lo devo confessare: sono un gran cominciatore di libri. Sì, i libri mi piace soprattutto cominciarli, scoprire nuovi personaggi, nuove storie. A finirli ci metto quasi sempre un sacco, perché ne comincio continuamente di nuovi: solo i più belli vanno giù tutti d’un fiato. I libri con cui sono diventato lettore? Quelli di Emilio Salgari, con Sandokan, la Tigre della Malesia: Le due tigri e I misteri della jungla nera, in particolare. Il libro per ragazzi che amo di più è forse Stargirl, di Jerry Spinelli, che è sicuramente il mio autore preferito. Non ho mai scritto libri per ragazzi, forse perché leggerli è molto più comodo e divertente. Però ho collaborato alla redazione della rivista Mondo Junior (Mondadori) e ho curato e pubblicato libri che sono strumenti di lavoro per gli educatori: La parola saporita (Unicopli, 1989), Ridere, sorridere, leggere (Idest 2000), A che libro giochiamo? (Mondadori, 1999), Nel giardino segreto (Equilibri 2009).